In questo momento il mondo fa davvero paura.
O più che paura, proprio schifo. Schifo vero.
Sarebbe opportuno che tutti facessero un passo indietro ma quando lo suggerisco mi sembra di parlare ai muri.
Dico da sempre a tutti di non dedicarsi troppo ai social, di non usarli come unica piattaforma per il proprio lavoro, di non comprare fast fashion, di non usare Amazon se non in casi di vera necessità, ma niente. Questa comoda lobotomizzazione collettiva ha preso il sopravvento. Tutti si lamentano ma nessuno vuole mollare questo tepore che a me sa di premorte, quando il corpo è ancora tiepido ma l’anima è andata.
E allora ho deciso di fare sto passo indietro da sola, che tanto parlare ai muri o parlare al nulla è lo stesso.
Benvenuti nel mio personale nuovo 1999. Windows funzionava a meraviglia, non avevamo gli smartphone e i social, c’era Napster, il mondo sembrava improvvisamente raggiungibile in ogni angolo e pieno di opportunità. Internet sembrava magia pura. I blog, tematici o personali, i forum, la possibilità di condividere passioni e opinioni con gente di ogni dove. Dov’è finito tutto questo?
Rivoglio quella sensazione. Qualcuno diceva che basta una persona. Quello che so, è che io mi chiamo fuori.
L’involuzione è la vera rivoluzione.